1. |
Mi sveglio ottimista
03:24
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Mi sveglio ottimista
E mi sveglio ottimista poi passa
C’è chi si alza incazzato
chi senza caffè si sente nervoso, chi non parla,
chi si lamenta e chi ti guarda in silenzio, senza capire, senza capire!
Invece io energico e felice
davanti a me un giorno senza fine
1000 progetti, 1000 idee, tutto da fare in 24 ore
Buon umore senza senso, mi sento invincibile
potrei cambiare la mia vita o il mondo intero…
E mi sveglio ottimista poi passa
Trovare un lavoro ben pagato
finire di aggiustare il lavandino
riordinare la mia vita in una stanza, tutto è possibile, tutto è possibile!
E mi sveglio ottimista poi passa
E accendo la TV e poi passa
me ne vado al mare e poi passa
leggo un giornale e poi passa
mi sento felice e poi passa
Buon umore senza senso, mi sento invincibile
potrei cambiare la mia vita o il mondo intero
E mi sveglio ottimista poi passa
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2. |
Che incredibile distanza
02:49
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Che incredibile distanza, tra periferia e centro
che incolmabile differenza, tra fortuna e sfiga.
Chi nasce tra soffici cuscini, chi tra mura pericolanti
i primi colmi di occasioni, gli ultimi incapaci di sognarle.
Entrambi senza colpe ma lontani mille vite
lontani generazioni che replicano sfortune o brillanti occasioni.
Che incredibile distanza
non per merito ma per caso
chi ha tutto da vivere
e chi resta al margine.
Chi un futuro da scegliere e sogni da pretendere
cresciuti tra libri e viaggi e preziosa stabilità.
Chi suona il clarinetto e chi ringhia un rap in strada
chi l'Erasmus a Berlino e chi lava i piatti in Giambellino!
Chi solo poco più in là si infila nei binari
di una vita già decisa, di una scuola troppo stretta
di una vita già decisa, di una scuola troppo stretta
Che incredibile distanza
non per merito ma per caso
chi ha tutto da vivere
e chi resta al margine.
E se tutto inizia prima
di venire al mondo
posso forse cercare
di costruire un ponte, di costruire un ponte, di costruire un ponte.
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3. |
La chimica della vita
03:19
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È la chimica della vita, che non ti so spiegare
fuori dagli schemi, fuori dalle righe delle mie strette regole, delle mie strette regole.
Sei il punto di colore inatteso, in un paesaggio grigio
Sei la dissonanza strana, che cattura l’attenzione
la nota fuori tempo, tem-po, tem-po, tem-po.
Vorrei una formula, che spieghi noi due
unici ma uguali a mille altri noi
Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai
se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te.
Misuro a piccoli passi le mie incertezze assillanti
paure e dubbi che scuotono vecchi progetti impolverati.
Cambia lo sguardo del mattino, che non sa più d’amarezza
cambia alla sera la stanchezza, che suona cosi leggera.
Vorrei una formula, che spieghi noi due
unici ma uguali a mille altri noi
Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai
se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te.
Non so dare nome che il nome spaventa
e la parola amore è stata già svenduta da poeti migliori di me
Vorrei una formula, che spieghi noi due
unici ma uguali a mille altri noi
Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai
se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te.
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4. |
Il mio male peggiore
04:31
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Dottore, oggi non ho voglia di lavorare
mi dia una buona scusa per stare qui a pensare
a tutte quelle volte in cui mi è andata male
a tutte quelle volte da dimenticare.
Dottore, oggi ho bisogno di riposare
perché il mio male peggiore è non ricordare
tutte quelle volte in cui ci ho provato
tutte quelle volte in cui ho fantasticato.
e la vita la vita sinceramente non l’ho ancora capita
e la vita la vita appassionatamente non l’ho mai vissuta
e la vita la vita semplicemente non l’ho mai digerita
e la vita la vita, che ti devo dire, forse non è mai arrivata!
Dottore, oggi non ho voglia di lamentarmi
ho trovato una buona scusa per non pensare
a tutte quelle volte in cui mi è andata male
a tutte quelle volte da dimenticare.
Questo è il modo che ho deciso per non disturbare
mi lascio trasportare piano piano dal mare
solo che ho dimenticato che non so nuotare
ma forse è meglio così… e lasciarsi andare
e la vita la vita sinceramente non l’ho ancora capita
e la vita la vita appassionatamente non l’ho mai vissuta
e la vita la vita semplicemente non l’ho mai digerita
e la vita la vita, che ti devo dire, forse ora è già finita!
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5. |
Tra la fine e l'inizio
02:53
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Per un istante ancora, tra la fine e l’inizio,
avrai gli occhi carichi di incontri preziosi,
sentirai il sapore delle giornate vissute,
a volte strazianti, a volte magnifiche.
Per un attimo ancora, tra ieri e domani,
col petto che scoppia di progetti e ideali
e amori così grandi, a cui non sai dare un nome,
se le delusioni sono il rischio peggiore.
Tra la fine e l’inizio sorrido, per gli amori e la follia
tra ieri e domani sorrido, per i sogni e la magia
Un giorno guarderai, a questo istante speciale
tra la fine e l’inizio, quando tutto è possibilità
e fa paura, perché la vita è contraddizione
si cammina sul filo, tenendo il fiato per l’emozione.
Ed io che ti guardo in questo istante speciale,
per le linee che farai sulla tua tela bianca,
per quante volte cadrai e quante volte ti rialzerai,
sorrido, perché quei passi saranno i tuoi.
Tra la fine e l’inizio sorrido, per gli amori e la follia
tra ieri e domani sorrido, per i sogni e la magia
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6. |
In controluce
04:10
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Correndo in controluce...si va
il vento forte in viso... si va
un'autoradio che suona
chi canta forte e stona
senza meta né tempo
cosa chiedere di più?
Saper dimenticare
quelle giornate amare
è l’unico segreto
di chi non guarda più indietro
La strada corre in su immersa nel colore
si respira ancora e si punta verso il blu.
Senza rabbia né rancore, si scivola leggeri
si impara ad andare oltre ogni rumore.
Saper dimenticare
quelle giornate amare
è l’unico segreto
di chi non guarda più indietro
Il suono dei passi lontani diventa un’eco
C’è solo la strada in controluce.
Saper dimenticare
quelle giornate amare
è l’unico segreto
di chi non guarda più indietro
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7. |
Un altro giro
03:01
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So solo di un piccolo nulla
che è questa mia vita
troppo grande da inghiottire
troppo dura da masticare
troppo dolce e troppo amara
per poterla classificare.
Getterò all’aria
ogni progetto razionale
l’inchiostro blu sarà cielo
a volte cupo, a volte sereno
e le parole sottopelle, saranno musica da cantare
e le parole sottopelle, saranno musica...
E allora datemi un altro giorno
per suonare o per gridare
un'altra mano...
un altro gioco da inventare
un altro giro, un'altra corsa da conquistare.
A mezzogiorno del mio tempo
un sole inventato si alzerà
tra nuvole di incertezze
è come la felicità che
fa paura per quanto fragile
è un momento e poi chissà,
fa paura per quanto fragile
è un momento e poi chissà.
Ma la gente che va di fretta
alza mai gli occhi al cielo?
Stretta in scarpe lucide, giacche nuove e camicie ben stirate
Lo sa che là fuori, oltre le nuvole, c’è il sole?
Lo sa che là fuori, oltre le nuvole, c'è il sole?
E allora datemi un altro giorno
per suonare o per gridare
un'altra mano...
un altro gioco da inventare
un altro giro, un'altra corsa da conquistare.
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8. |
I puntini di sospensione
05:19
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Ti canto una canzone, che parli un po’ di noi
di come siamo diventati, diversi dai nostri eroi.
E tutti quei “vorrei…”
messi in fila tra i viaggi
che non hai fatto mai…
I puntini di sospensione, per non dire punto a capo
sono i sogni messi in pausa, per non dire: “Non sarà mai”.
Siamo note cancellate
musiche mai pensate
che non diventano canzoni.
Non abbiamo fatto rivoluzioni, ma costruito una fortezza
una di quelle con le finestre e le mura trasparenti e le mura trasparenti.
Le nostre ambizioni, sono alghe secche al sole
solo frammenti di progetti, che non smettiamo di cullare.
Non si diventa duri
ma esperti di delusioni:
e poi farne collezioni.
Siamo alberi segnati, strade curve come carezze
che sanno scivolare come fanno le parole, come fanno le parole.
E se ti canto una canzone, che parli un po’ di noi
non ti stupire se poi alla fine, siamo noi i nostri eroi!
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Enzo Beccia Milan, Italy
“…Le sonorità cordiali e serene di Enzo Beccia oscillano tra cantautorato, un folk dalle sonorità semplici, genuine, quasi ruspanti e pop d’autore, momenti jazzati, musica popolare e suoni etnici...”
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