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Alti e bassi

by Enzo Beccia

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1.
Mi sveglio ottimista E mi sveglio ottimista poi passa C’è chi si alza incazzato chi senza caffè si sente nervoso, chi non parla, chi si lamenta e chi ti guarda in silenzio, senza capire, senza capire! Invece io energico e felice davanti a me un giorno senza fine 1000 progetti, 1000 idee, tutto da fare in 24 ore Buon umore senza senso, mi sento invincibile potrei cambiare la mia vita o il mondo intero… E mi sveglio ottimista poi passa Trovare un lavoro ben pagato finire di aggiustare il lavandino riordinare la mia vita in una stanza, tutto è possibile, tutto è possibile! E mi sveglio ottimista poi passa E accendo la TV e poi passa me ne vado al mare e poi passa leggo un giornale e poi passa mi sento felice e poi passa Buon umore senza senso, mi sento invincibile potrei cambiare la mia vita o il mondo intero E mi sveglio ottimista poi passa
2.
Che incredibile distanza, tra periferia e centro che incolmabile differenza, tra fortuna e sfiga. Chi nasce tra soffici cuscini, chi tra mura pericolanti i primi colmi di occasioni, gli ultimi incapaci di sognarle. Entrambi senza colpe ma lontani mille vite lontani generazioni che replicano sfortune o brillanti occasioni. Che incredibile distanza non per merito ma per caso chi ha tutto da vivere e chi resta al margine. Chi un futuro da scegliere e sogni da pretendere cresciuti tra libri e viaggi e preziosa stabilità. Chi suona il clarinetto e chi ringhia un rap in strada chi l'Erasmus a Berlino e chi lava i piatti in Giambellino! Chi solo poco più in là si infila nei binari di una vita già decisa, di una scuola troppo stretta di una vita già decisa, di una scuola troppo stretta Che incredibile distanza non per merito ma per caso chi ha tutto da vivere e chi resta al margine. E se tutto inizia prima di venire al mondo posso forse cercare di costruire un ponte, di costruire un ponte, di costruire un ponte.
3.
È la chimica della vita, che non ti so spiegare fuori dagli schemi, fuori dalle righe delle mie strette regole, delle mie strette regole. Sei il punto di colore inatteso, in un paesaggio grigio Sei la dissonanza strana, che cattura l’attenzione la nota fuori tempo, tem-po, tem-po, tem-po. Vorrei una formula, che spieghi noi due unici ma uguali a mille altri noi Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te. Misuro a piccoli passi le mie incertezze assillanti paure e dubbi che scuotono vecchi progetti impolverati. Cambia lo sguardo del mattino, che non sa più d’amarezza cambia alla sera la stanchezza, che suona cosi leggera. Vorrei una formula, che spieghi noi due unici ma uguali a mille altri noi Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te. Non so dare nome che il nome spaventa e la parola amore è stata già svenduta da poeti migliori di me Vorrei una formula, che spieghi noi due unici ma uguali a mille altri noi Vorrei una parola resistente, che non si consumi mai se la dirò ogni giorno a te, a te, a te, a te.
4.
Dottore, oggi non ho voglia di lavorare mi dia una buona scusa per stare qui a pensare a tutte quelle volte in cui mi è andata male a tutte quelle volte da dimenticare. Dottore, oggi ho bisogno di riposare perché il mio male peggiore è non ricordare tutte quelle volte in cui ci ho provato tutte quelle volte in cui ho fantasticato. e la vita la vita sinceramente non l’ho ancora capita e la vita la vita appassionatamente non l’ho mai vissuta e la vita la vita semplicemente non l’ho mai digerita e la vita la vita, che ti devo dire, forse non è mai arrivata! Dottore, oggi non ho voglia di lamentarmi ho trovato una buona scusa per non pensare a tutte quelle volte in cui mi è andata male a tutte quelle volte da dimenticare. Questo è il modo che ho deciso per non disturbare mi lascio trasportare piano piano dal mare solo che ho dimenticato che non so nuotare ma forse è meglio così… e lasciarsi andare e la vita la vita sinceramente non l’ho ancora capita e la vita la vita appassionatamente non l’ho mai vissuta e la vita la vita semplicemente non l’ho mai digerita e la vita la vita, che ti devo dire, forse ora è già finita!
5.
Per un istante ancora, tra la fine e l’inizio, avrai gli occhi carichi di incontri preziosi, sentirai il sapore delle giornate vissute, a volte strazianti, a volte magnifiche. Per un attimo ancora, tra ieri e domani, col petto che scoppia di progetti e ideali e amori così grandi, a cui non sai dare un nome, se le delusioni sono il rischio peggiore. Tra la fine e l’inizio sorrido, per gli amori e la follia tra ieri e domani sorrido, per i sogni e la magia Un giorno guarderai, a questo istante speciale tra la fine e l’inizio, quando tutto è possibilità e fa paura, perché la vita è contraddizione si cammina sul filo, tenendo il fiato per l’emozione. Ed io che ti guardo in questo istante speciale, per le linee che farai sulla tua tela bianca, per quante volte cadrai e quante volte ti rialzerai, sorrido, perché quei passi saranno i tuoi. Tra la fine e l’inizio sorrido, per gli amori e la follia tra ieri e domani sorrido, per i sogni e la magia
6.
Correndo in controluce...si va il vento forte in viso... si va un'autoradio che suona chi canta forte e stona senza meta né tempo cosa chiedere di più? Saper dimenticare quelle giornate amare è l’unico segreto di chi non guarda più indietro La strada corre in su immersa nel colore si respira ancora e si punta verso il blu. Senza rabbia né rancore, si scivola leggeri si impara ad andare oltre ogni rumore. Saper dimenticare quelle giornate amare è l’unico segreto di chi non guarda più indietro Il suono dei passi lontani diventa un’eco C’è solo la strada in controluce. Saper dimenticare quelle giornate amare è l’unico segreto di chi non guarda più indietro
7.
So solo di un piccolo nulla che è questa mia vita troppo grande da inghiottire troppo dura da masticare troppo dolce e troppo amara per poterla classificare. Getterò all’aria ogni progetto razionale l’inchiostro blu sarà cielo a volte cupo, a volte sereno e le parole sottopelle, saranno musica da cantare e le parole sottopelle, saranno musica... E allora datemi un altro giorno per suonare o per gridare un'altra mano... un altro gioco da inventare un altro giro, un'altra corsa da conquistare. A mezzogiorno del mio tempo un sole inventato si alzerà tra nuvole di incertezze è come la felicità che fa paura per quanto fragile è un momento e poi chissà, fa paura per quanto fragile è un momento e poi chissà. Ma la gente che va di fretta alza mai gli occhi al cielo? Stretta in scarpe lucide, giacche nuove e camicie ben stirate Lo sa che là fuori, oltre le nuvole, c’è il sole? Lo sa che là fuori, oltre le nuvole, c'è il sole? E allora datemi un altro giorno per suonare o per gridare un'altra mano... un altro gioco da inventare un altro giro, un'altra corsa da conquistare.
8.
Ti canto una canzone, che parli un po’ di noi di come siamo diventati, diversi dai nostri eroi. E tutti quei “vorrei…” messi in fila tra i viaggi che non hai fatto mai… I puntini di sospensione, per non dire punto a capo sono i sogni messi in pausa, per non dire: “Non sarà mai”. Siamo note cancellate musiche mai pensate che non diventano canzoni. Non abbiamo fatto rivoluzioni, ma costruito una fortezza una di quelle con le finestre e le mura trasparenti e le mura trasparenti. Le nostre ambizioni, sono alghe secche al sole solo frammenti di progetti, che non smettiamo di cullare. Non si diventa duri ma esperti di delusioni: e poi farne collezioni. Siamo alberi segnati, strade curve come carezze che sanno scivolare come fanno le parole, come fanno le parole. E se ti canto una canzone, che parli un po’ di noi non ti stupire se poi alla fine, siamo noi i nostri eroi!

about

“Alti e bassi” è l’ultimo album del cantautore e chitarrista Enzo Beccia. Otto brani che raccontano gli “Alti e bassi” della vita, con influenze del grande cantautorato italiano, ma anche sonorità pop, jazz, etniche.
Un viaggio sulle montagne russe emotive che ognuno sperimenta e che un artista vive in modo amplificato: i successi e i fallimenti, il pessimismo depressivo e l’ottimismo onnipotente. Un percorso musicale alla ricerca, forse vana, dell’equilibrio emotivo. Perché le emozioni sono vita.

“Alti e bassi” è il nuovo progetto discografico del cantautore pugliese Enzo Beccia, in anteprima il 20 marzo 2020. L’album nasce dall’ormai consolidata collaborazione del musicista con la paroliera Fiorenza Sasso. “Alti e bassi” è composto da otto brani che conducono attraverso gli estremi emotivi della vita, dalla gioia al dolore, dalla visione più nera all’ottimismo sfrenato. L’ascoltatore fa un’esperienza catartica, affrontando luci e ombre e riemergendo con la certezza che gli “Alti e bassi” della vita ci rendono unici. Gli arrangiamenti sono curati da Enzo Beccia con Matteo Gilli e Niccolò Polimeno del Nolo Recording Studio. Il mix e mastering è affidato alle sapienti mani di Paolo Iafelice.

Tutti viviamo sulle montagne russe delle emozioni, ma forse noi musicisti le viviamo un po’ esasperate, o semplicemente vogliamo gridarle al mondo. Allora ho creato canzoni che dessero voce a questa altalena emotiva, mentre Fiorenza Sasso ha messo le parole per dire come ci si senta a scendere nel buio e a ritornare verso la luce. In questo album si toccano tante esperienze umane, anche quella della depressione, che per molti è un doloroso tabù. Eppure c’è anche irrefrenabile allegria, c’è ottimismo e voglia di superare qualsiasi difficoltà, perché “Non si diventa duri, ma esperti di delusioni”, come canto nel disco, “Non ti stupire se poi alla fine, siamo noi i nostri eroi”.

credits

released March 20, 2020

Testi di Fiorenza Sasso - Musiche di Enzo Beccia

Enzo Beccia: voce, chitarre, cavaquinho
Stefano Ambrosioni: cori
Giovanni Doneda: basso
Pietro Gregori: batteria
Sabina Vercesi: flauto
Massimo Marcer: tromba e flicorno
Rudi Manzoli: sax tenore e baritono
Stefano Ivan Scarascia: wurlitzer, hammond e piano
Niccolò Polimeno: chitarre, mandolini e cori
Matteo Gilli: percussioni

Prodotto e registrato al Nolo Recording Studio
da Enzo Beccia, Matteo Gilli e Niccolò Polimeno
Mixato e masterizzato da Paolo Iafelice
Foto di copertina Matteo Gilli

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about

Enzo Beccia Milan, Italy

“…Le sonorità cordiali e serene di Enzo Beccia oscillano tra cantautorato, un folk dalle sonorità semplici, genuine, quasi ruspanti e pop d’autore, momenti jazzati, musica popolare e suoni etnici...”

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